Post

Visualizzazione dei post da dicembre, 2007

Il corteggiamento ( fatto a un'ombra)

Corteggiare le ombre come in una danza con le vesti strappate. Camminare su sassi roventi in estatico passo. Affondare nel riflesso, amare per figura, sono forse le uniche vie che ci rimangono.

On an island

Remember that night White steps in the moonlight They walked here too Through empty playground, this ghosts' town Children again, on rusting swings getting higher Sharing a dream, on an island, it felt right We lay side by side 'tween the moon and the tide Mapping the stars for awhile Let the night surround you We're halfway to the stars Ebb and flow Let it go Feel her warmth beside you

La bambina che fui

Immagine

Quanto sono belli...

Jigsaws falling into place There is nothing to explain Regard each other as you pass She looks back, you look back Not just once Not just twice Wish away the nightmare Wish away the nightmare You've got a light you can feel it on your back

Chi non vorrebbe essere una pallina colorata?

La cattiva coscienza

rispetto agli oggetti.

Il libro della vita

All the pages were blank. Then, to my surprise, it started writing itself

I tempo cambia i volti

Immagine
ma non le anime.

Salta se puoi!

Immagine
Chissà se all'epoca indovinavo che la vita si trattava proprio di questo...

Pensandoci meglio,

quella che prediligo è la melagrana .

13 dicembre

Quasi esattamente sette anni fa, un 26 dicembre, ho cominciato a ossessionarmi con la biografia di un personaggio molto particolare del quale non avevo mai sentito prima. Sfogliando una vecchia ma fedele enciclopedia storica che c'è a casa dei miei trovai i cenni biografici di Federico II di Svevia che guardate caso, era nato proprio il 26 dicembre 1194. Quella lettura di circa 20 righe mi impressionò tanto che dopo quel giorno cercai tutto il trovabile sul personaggio. Scoprii, tra l'atro, che c'erano molte connessioni tra me e questo personaggio, considerate le differenze del caso, ovviamente. E venni a sapere che come me molti altri erano interessati alla sua figura, che c'erano su Internet interi siti a lui dedicati. Ma una delle cose più curiose era che Federico era morto lo stesso giorno in cui io ero tornata dal mio soggiorno di due anni in Italia, cioè un 13 dicembre. Solo che 750 anni prima. Quel dicembre del mio ritorno fu molto strano, a dire il vero. Una cur

Cadavere squisito scritto insieme a Fabio (e alla Cony)

Di Fabio ricordo la sua delicatezza, le sue mani bianchissime, affusolate. Amava i fumetti di Pazienza. Faceva il giocoliere. Aveva qualcosa del poète maudit. La prima volta che lo vidi lo trovai irresitibilmente bello. Dopo averci parlato un paio di volte, riconobbi in lui la genialità della pazzia. La notizia della sua morte mi colpì tantissimo. Curiosamente me la trasmesse l'altra autrice della poesia che segue. Immediatamente cercai su Internet i dettagli di come era avvenuta una scomparsa così ingiustificabile. Trovai qualcosa che non riuscì però a convincermi che fosse lui, lo stesso ragazzo che avevo conosciuto. La morte, la grande beffarda, all'ora di portarci via, crede di poter sottrarci dal mondo dei viventi. Ma ciò che si porta via è il nostro corpo, la nostra voce, il nostro sguardo. Tuttavia continuamo a vivere mentre c'è ancora qualcuno a ricordarci. Visto sotto questa luce, Fabio è tuttora tra noi. Ho lasciato il mio rifugio di parole Solo per vedere angeli
Come Orfeo dovrò morire vittima delle lance. Traci selvaggi spezzerano il mio corpo per dopo venerarmi, e io mi sottometterò a questo sacrificio, mi consegnerò docile al mio destino ineluttabile. Perchè non ci sono piu ragioni per la mia esistenza che ricongiungermi con mia amata nei cieli. La sua dolce voce mi accarezza e mi culla, e ormai non posso neanche sentire le grida del mio dolore. Destino ha voluto che l’incontrassi per la prima volta (forse non la prima veramente) su prati coperti di fiori e graminie velenose. E questo ricordo lo terrò per il resto dei giorni e delle vite che verrano. Ma come eludere gli occhi – che tutto vedono- della invidiosa Ecate, baccante maledetta di sete per la mia Euridice? A lei dedico questa auto immolazione. Sa che mi rincontrerò con lei. Che mai più potrà decidere sul destino del nostro amore, chiaro come la volta celeste, luminoso come gli astri che la adornano. Lei vivrà per rimpiangerla. Io moriro per rincontrarla.

Jean Cocteau in memoriam

Sei nelle mie vene il dolore squisito che alcuni han trovato nell’oppio.

Cadavere squisito insieme a Sara

Senza pensare al domani, ti chiedo di prendermi tra le braccia dell’oblio, perché è come essere bambini ma ricordando tutte quelle che potrò essere. E avere l’importanza che tu dai all’oggi, ieri e domani come un tutto indissoluto. Come la sabbia che si sgretola al vento che fa infuriare il mare sconfinato, come i tuoi occhi che piangono di libertà. E lei diventerà il tuo nome.

Io,

la mela cotogna .

Quiz

E tu le mele come le preferisci verdi o rosse ?

Riflessione

Immagine
al tempo delle mele, la mia cassetta era già vuota.

Desideratum

dormire sotto il manto stellato quali bestie che non chiedono, non aspettano solo cercano e sono soddisfatte o periscono.

TOPOS MALINCONICO (oppure LOCUS ORRIDUS)

Costeggi il bosco. I boschi odono il lacrimar perpetuo. Cerchi disperato le acque da cui bere. Imboccherai il sentiero dettato dalla voce spezzata: essa non dice che profezie criptate. Giungerai alla fonte dei desideri che scorre impassibile. Sta’ attento, però. Il fiume è miraggio, è specchio, rovina, salvezza. Ma bevi.