Come Orfeo dovrò morire vittima delle lance. Traci selvaggi spezzerano il mio corpo per dopo venerarmi, e io mi sottometterò a questo sacrificio, mi consegnerò docile al mio destino ineluttabile. Perchè non ci sono piu ragioni per la mia esistenza che ricongiungermi con mia amata nei cieli. La sua dolce voce mi accarezza e mi culla, e ormai non posso neanche sentire le grida del mio dolore.
Destino ha voluto che l’incontrassi per la prima volta (forse non la prima veramente) su prati coperti di fiori e graminie velenose. E questo ricordo lo terrò per il resto dei giorni e delle vite che verrano.
Ma come eludere gli occhi – che tutto vedono- della invidiosa Ecate, baccante maledetta di sete per la mia Euridice?
A lei dedico questa auto immolazione. Sa che mi rincontrerò con lei. Che mai più potrà decidere sul destino del nostro amore, chiaro come la volta celeste, luminoso come gli astri che la adornano. Lei vivrà per rimpiangerla. Io moriro per rincontrarla.

Commenti

Post popolari in questo blog

La poesia combatte col rasoio

L'inconsolabile Orfeo di Pavese

4 poesie di Pablo Ingberg nella mia traduzione