Vi sono casi in cui accettare la solitudine può significare
attingere Dio. Ma v'è una stoica accettazione più nobile
ancora: la solitudine senza Dio. Irrespirabile per i più.
Dura e incolore come un quarzo. Nera e trasparente (e tagliente)
come l'ossidiana. L'allegria ch'essa può dare è indicibile.
È l'adito - troncata netta ogni speranza - a tutte le libertà possibili.
Compresa quella (la serpe che si morde la coda) di credere in Dio,
pur sapendo - definitivamente - che Dio non c'è e non esiste.


Giorgio Caproni, Inserto (Il franco cacciatore)

Commenti

Anonimo ha detto…
Bello questo passo, e davvero a volte la solitudine è preziosa per me. Giulia
C. ha detto…
come dice dave,un carissimo amico, la solitudine è solo per alcuni pochi.
Dave ha detto…
per poche 'grandi' persone
Dave ha detto…
il ripudio delle religioni è l'unica via alla libertà che l'uomo ha. la quale, appunto, è troppo dolorosa per i più.

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