È il titolo di una poesia di Domenico di Giovanni detto il Burchiello, autore quattrocentesco che seppe mescolare argutamente il doppio senso e il nonsense al suo linguaggio riccamente popolareggiante. Una di quelle rare perle che la poesia ogni tanto offre. Adatto agli amanti degli autori che pur non appartenendo alla tradizione colta, meritano più di una lettura, come Cecco Angiolieri ad esempio. Ma a differenza di Cecco, il Burchiello non solo si lamentava della sua sorte di poeta affamato o della donna che l'aveva tradito ma criptava la sua scrittura al punto che oggi difficilmente riusciamo a scoprire che volesse dire, a chi si rivolgesse con esattezza. Nella poesia che intitola questo post però, il Burchiello parla di qualcosa di più intelligibile che è un tema ricorrente nella storia della letteratura e cioè, la lotta tra il disperato bisogno di poetare e l'ineludibile necessità di mangiare. Ciò che è notevole è la conclusione alla quale arriva il Burchiello verso la fin...
[ver-tì-gi-ne] n.f. [pl. -i] 1 (spec. pl.) illusoria sensazione che il corpo o gli oggetti circostanti ruotino o oscillino. Dal lat. vertigine(m), deriv. di vertere ‘volgere, girare’ Negli ultimi giorni mi sono volontariamente sottoposta a diverse situazioni che normalmente svegliano in me uno dei malesseri fisici - e psichici - che più impotenza mi provocano: le vertigini. Comunque non è andata così male. Me la sono cavata bene sia sulla funivia che sulla seggiovia. Non è andata tanto bene però su un ponte pericolante. Ecco le foto a testimonianza delle dure prove che ho superato.
un hinterland arrugginito, non l'ombra di chiese o castelli. è la civiltà nella sua riduzione più vile, quella che divora paesaggi e avvelena fiumi. da qualche parte c'è scritto pensa alla tua eternità, la dà per scontata. solo chi crede all'eternità può trascinarsi per la vita lasciando dietro a sé relitti della propria miseria. eppure li si vede contenti, ignari della sofferenza mentre trangugiano hot dogs. torneranno nelle loro casupole e il figlio più piccolo aspetterà alla soglia per abbracciarli sporco di fango e latte.
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